Quando vendi casa, spesso ti viene detto:
“Tranquillo, il notaio lo paga l’acquirente.”
E in effetti… è quasi sempre così.
Ma se hai deciso di vendere, o ci stai pensando, è meglio sapere esattamente cosa aspettarti. Perché tra legge, pratica e imprevisti, ci sono sfumature importanti che fanno la differenza.
Chi paga le spese notarili secondo la legge?
Secondo l’art. 1475 del Codice Civile, le spese del contratto (come il rogito notarile) sono a carico dell’acquirente, a meno che non venga concordato diversamente.
Quindi: di base, le spese notarili le paga chi compra.
(CODICE CIVILE-art. 1475)
Art. 1475.
(Spese della vendita).
Le spese del contratto di vendita e le altre accessorie sono a
carico del compratore, se non e' stato pattuito diversamente. Ma allora perché a volte paga anche il venditore?
Perché ci sono altre spese notarili indirette che non hanno nulla a che vedere con l’acquisto, ma che nascono da situazioni legate all’immobile o al venditore stesso.
E che il notaio non assorbe né risolve da solo.
Ecco i casi più comuni:
- Cancellazione di ipoteche: anche se il mutuo è estinto, serve comunque un atto per chiuderlo nei registri.
- Regolarizzazioni catastali o urbanistiche: se ci sono discrepanze tra stato di fatto e planimetrie.
- Procure o atti integrativi: se il venditore non è presente o serve firmare documenti accessori.
- APE (Attestato di Prestazione Energetica): è obbligatorio e il venditore deve fornirlo a sue spese.
- Trascrizione della Tacida accettazione dell’eredità
Se stai vendendo un immobile ricevuto in successione da meno di 20 anni, è obbligatorio trascrivere l’accettazione tacita dell’eredità.
È un atto che certifica legalmente che hai accettato l’eredità, e va fatto anche se hai già pagato le tasse di successione.
È un passaggio che quasi nessuno conosce, ma che emerge sempre all’ultimo minuto:
“Ho ereditato da mia madre, ho pagato tutto… perché devo fare altro?” → Perché senza questa trascrizione non puoi vendere.
E se ci sono due genitori defunti, spesso vanno trascritti entrambi gli atti, anche se la successione era unica.
Scriveremo presto un articolo dedicato a questo tema perché è uno degli ostacoli più sottovalutati e ricorrenti
Leggi anche: I Documenti necessari per vendere casa in Sicurezza
Come evitare brutte sorprese
La soluzione è semplice, ma richiede attenzione:
- Verifica la situazione del tuo immobile prima di metterlo in vendita.
- Prepara in anticipo tutta la documentazione: planimetrie, ipoteche, APE, atti precedenti.
- Fatti affiancare da un consulente esperto che possa controllare ogni dettaglio prima dell’atto: è il modo migliore per evitare imprevisti e ritardi.
- Metti per iscritto gli accordi con l’acquirente su chi paga cosa.
Attenzione
Spesso a bloccare la vendita non sono le spese in sé, ma la mancanza di tempo per risolvere le criticità.
Alcuni documenti e verifiche — come le richieste di accesso agli atti, le pratiche edilizie pregresse, le sanatorie o le conformità urbanistiche — richiedono settimane, a volte mesi.
Se ti accorgi tutto all’ultimo minuto, rischi seriamente di:
- ritardare la vendita
- accettare condizioni svantaggiose pur di chiudere in fretta
- dover restituire il doppio della caparra all’acquirente per una svista o irregolarità non dichiarata.
Con un consulente al tuo fianco, il notaio è solo l’ultimo passo
Al Centro Investimenti Immobiliari, ti aiutiamo a vendere casa senza stress e senza rischi.
Sarebbe quasi inutile dirlo ma lo diciamo,
ti accompagniamo in ogni dettaglio, ma nello specifico per quanto riguarda questo aspetto della vendita di un immobile ci occupiamo con attenzione di:
- Verifica e coordinamento con il notaio
- Assistenza sui documenti e sulle eventuali spese
- Gestione completa della trattativa e dei rapporti con l’acquirente
Perché per noi, vendere casa significa proteggerla.
Conclusione
Le spese notarili per chi vende casa non sono sempre nulle.
E quando compaiono, arrivano spesso all’ultimo minuto.
Ma se ti affidi a chi lavora con metodo e responsabilità, puoi gestirle con lucidità, in anticipo, e senza sorprese e magari anche evitarle.
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Solo in casi particolari, ad esempio se l’immobile era un bene strumentale o legato a un’attività professionale. Per la prima casa, in genere no.
Sì, ma è consuetudine che lo scelga chi compra. Tuttavia, puoi proporne uno di tua fiducia e negoziare.
Il notaio può rivalersi anche sul venditore, perché legalmente siete entrambi responsabili per il pagamento della parcella.
